6 gennaio 2009

I miei dieci del 2008

Dopo un tour de force per me impensabile in questo periodo (avrete notato la rarefazione dei miei post) sono riuscito a vedere Il petroliere, Onora il padre e la madre e Lo scafandro e la farfalla. Ho potuto vederli uno dietro l’altro e sono rimasto impressionato soprattutto dal Petroliere (appena mi sarò ripreso dallo shock emotivo pubblicherò una recensione). Purtroppo mi mancano troppi film per affermare che la classifica rifletta i miei gusti, e inoltre mi capita spesso (come capita suppongo a molti cinefili) di apprezzare maggiormente un film con il trascorrere del tempo, magari dopo averlo rivisto a distanza di mesi o anni. Ovviamente può capitare anche il contrario. Pertanto la classifica che segue è soprattutto una classifica dettata dall’emozione della prima visione, quasi senza rifletterci. Molti film che non troverete in classifica non ci sono anche perché non li ho visti come ad esempio The Mist, La classe, i film di Allen, Burn After Reading, Il matrimonio di Lorna, Alexandra, Be Kind Rewind, I padroni della Notte, Lontano da lei, Cous cous, ecc. ecc. L’elenco che segue rispecchia fedelmente i voti da me assegnati ai film (sulla cinebloggers e nella mia mente) nel 2008. Unica eccezione Cloverfield, unico lavoro da me leggermente rivalutato.

1) Il Divo

2) Il petroliere

3) Wall-e

4) Cloverfield

5) Gomorra

6) Sweeney Todd

7) Lo scafandro e la farfalla

8) Non è un paese per vecchi

9) Il cavaliere oscuro

10) Into the wild

54 commenti:

Weltall ha detto...

Due dei titoli recuperati sono finiti in classifica quindi direi che ne è valsa proprio la pena...anche perchè si tratta di titoli veramente importanti (Il Petroliere soprattutto!!!)
Ottime le prime tre posizioni ^__^

Luciano ha detto...

@Weltall. In effetti sono due film da non perdere come lo è "Onora il padre e la madre" (non tra i miei primi dieci, ma comunque sempre uno dei preferiti dell'anno appena trascorso). Se penso che ne ho persi molti altri... :(

Il tuo consenso sui primi tre mi fa molto piacere^^

Anonimo ha detto...

Abbiamo una classifica similissima!!!:) Mi fa molto piacere. Spero che apprezzerai anche "The Mist" quando riuscirai a vederlo.


Il primo post non era in discussione, mi fa molto piacere inoltre vedere "Cloverfield" così in alto ;)



Un saluto

Noodles ha detto...

Abbiamo un podio quasi simile...
Concordo con te sull'abitudine a stilare le classifiche sull'onda emozionale primaria. Per dire, io già dopo un giorno avevo dei dubbi su quella classifica, perchè col passare dei mesi quelle emozioni sono mutate, alcuni titoli son saliti altri son scesi... La prossima volta magari evito la classifica e segno solo i film che più mi son garbati.
Mi fa piacere vedere che anche tu hai menzionato Lo scafandro e la farfalla.

liuis ha detto...

Mi fa piacere vedere Wall-E in terza posizione ;)

Roberto Junior Fusco ha detto...

D'accordo con te sulle prime posizioni.
Il divo è decisamente il film dell'anno!

Martin ha detto...

Queste classifiche sono più o meno quasi tutte uguali, a parte ovviamente minimi spostamenti o il film "anomalo" che salta fuori ogni tanto.
Tutto ciò ovviamente non fa necessariamente di questi i film "migliori" così come ripetere all'infinito un concetto non lo fa diventare per forza vero.
Personalmente ringrazio di non essere mai stato in grado di dare voti o di "classificare" le emozioni...

liuis ha detto...

Martin, a me sembra che nel tuo blog le classificazioni le fai, eccome: "Da vedere" "si può vedere" etc.. non sono forse voti?

Martin ha detto...

Mi fa piacere la tua giusta segnalazione liuis perchè mi dà la possibilità di spiegare un paio di cose.
Innanzitutto non dare voti non vuol dire ovviamente non avere un'opinione su un film.
Seconda cosa il mio non è necessariamente un giudizio assoluto sul "valore" di un film quanto un'indicazione personale che mi sento di darne dopo la visione. Ci sono film che non mi piacciono ma che ritengo che per le più svariate motivazioni debbano essere visti.
Spesso invece segnalo film a cerchie ristrette di "appassionati", di un regista o di un certo tipo di cinema.
A me sembra una cosa diversa che "marchiare" un film con numeri o stelline.
Ma sia chiaro: questo è il mio modo di fare e non è necessariamente l'unico o il migliore.
Mi limito a fare ciò che nelle mie corde e, Luciano lo sa, non ho di norma intenti polemici nei miei commenti.

Luciano ha detto...

@Chimy. Eh sì, lo avevo notato. Gusti molto, molto simili, ovviamente con le dovute eccezioni^^ A questo punto non vedo l’ora di recuperare The Mist. Sono sicuro che mi emozionerà. Cloverfield (anche se è piaciuto a pochi) mi sta conquistando completamente. A presto!

@Noodles. In effetti mi rimane complicato stilare classifiche che per me sono solo tentativi di “assestare il ricordo”, perché il film sbiadisce presto nella mia mente (icone, dialoghi) mentre l’emozione che mi ha suscitato permane per molto tempo. La classifica in fondo è un gioco, un divertissement, un modo per scambiare opinioni con gli amici. Per me ad esempio le differenze tra i primi film e un probabile film che metterei al ventesimo posto (ma non mi sono posto il problema) sono esigue. Inoltre ogni visione mi inonda di flussi o fasci emotivi che è difficile paragonare con quelli emessi da altri film. Lo scafandro e la farfalla è stupendo, è il punto di vista dell’io.

@Lius. Wall-e è una speranza meravigliosa, una scommessa per il futuro. Un grande film^^

Cineserialteam ha detto...

Della tua top-ten ho visto soltanto i tuoi punti 3,4,8 e 10. E devo dire che mi trovi d'accordo con le tue posizioni.

Luciano ha detto...

@Roberto. Mi è sembrato il migliore di tutti e questa impressione si è rafforzata anche dopo la seconda visione. Adesso sto per affrontare la terza!

@Martin. Ovviamente i gusti dei cinefili, i miei gusti, non sono legge. Inoltre se un film dovesse essere giudicato dal successo ottenuto (incassi, numero di spettatori) sarebbe un disastro. Ma voglio spezzare una lancia a favore dell’appassionato, di colui che ama il cinema, che va al cinema non solo per divertirsi o per viverlo, ma anche per affrontarlo, per tentare di conoscerlo. Nell’esprimere una classifica si incontrano due problemi: 1) non tutti i film dell’anno sono stati visti, anzi spesso abbiamo visto solo i film che le case di distribuzione ci hanno permesso di vedere, spesso ottimi film passano inosservati e non possono essere apprezzati, i pochi cinefili che hanno avuto la fortuna di vedere un film di qualità lo inseriscono in classifica, ma rimangono casi isolati; 2) se è vero che un film amato da 10, 100, 10000 persone non è migliore di uno amato da pochi (esempio Natale a Rio è un successo commerciale ma non sta in nessuna classifica), è anche vero che non si può paragonare il gusto medio “voluto” dal mercato col gusto dei cinefili o di chi vuole e si impegna a studiare il cinema . Con questo non voglio fare il sofisticato o essere snob. Ad esempio alcuni amici mi dicono che Il Divo fa cagare e che Natale a Rio fa loro dimenticare le brutture della vita, ecc. ecc. … Capisco. Ognuno ha i gusti che si merita. Però… insomma La Divina Commedia è La Divina Commedia anche se nessuno (o quasi) la legge più. In altri termini se non ci sono e non ci devono essere regole ferree per definire quando un film è di qualità o no, ci sono delle “tendenze” culturali che vanno comunque analizzate. Se alcuni film “ritornano” spesso nelle varie classifiche dei cinefili vuol dire che tendenzialmente sono film di qualità, film che meritano almeno una visione. Questa è la prima classifica che redigo, ma con questo non ho inteso misurare il valore e la qualità di un film rispetto ad altri, ma al contrario solo esprimere lo sviluppo di un’emozione, la forza con la quale il film mi ha colpito. Nessuna emozione da classificare, ma solo un gioco tanto per discutere e per affermare la capacità del grande cinema di coagulare le nostre sensazioni con quelle degli altri (per un confronto…) senza abdicare ad un mero elenco di numeri. Questo mai.

Luciano ha detto...

@Cineserialteam. E' un piacere trovarmi in sintonia con te, tenendo conto della posizione in cui ho messo Cloverfield, un film che non ha convinto tutti.

Martin ha detto...

Ci credi che sono d'accordo con te su quasi tutto?
Ammetterai però Luciano che esiste una certa "cricca" cinefila che, per dirla alla Wolf, ama "farsi i pompini a vicenda".
Ora detta così farà arrabbiare un po' di persone e la mia è ovviamente una provocazione.
In ogni caso, come sai, i miei "strali" non si rivolgono a te in particolare anche se prendono spunto da un tuo post.

Anonimo ha detto...

"cloverfield": strano oggetto davvero. non l'ho apprezzato, ma per rivalutarlo l'ho rivalutato

Anonimo ha detto...

Di qesti mi manca solo Wall-e. Comunque gran bel classificone, soprattutto i primi due devo dire!!
Ale55andra

liuis ha detto...

Martin: credo che sia implicito il fatto che i voti siano relativi al gusto di chi li dà. A parte, vabè, alcuni aborti oggettivi è sottinteso che l'analisi è personale e non universale. Ognuno esprime il suo giudizio, che sia a parole a numeri o a stellette, riferendosi a sè stesso e non agli altri. Se dovessi giudicare Vacanze di Natale lo farei secondo il mio personale gusto e non sul gradimento delle famiglie che vanno a farsi quattro risate al cinema una volta l'anno. Spetta poi al lettore dare il peso alle parole del recensore nella misura in cui pensano che quel giudizio sia oggettivo, relativamente alla soggettività di chi legge.

Riguardo le cricche cinefile, è vero che ci si scambia opinioni a vicenda ma ognuno ha poi la propria autonomia estetica. Io (esempio) non mi sono fatto problemi a stroncare Be Kind Rewind nonostante i cori di apprezzamento che lo accompagnano un po' ovunque.

Luciano ha detto...

@ Martin. Anche se tra virgolette "cricca" significa combriccola di amici che si sostengono a vicenda, è sinonimo di "banda", "congrega", "clan". In questo senso non credo che esista un clan (e poi a che pro?) tra cinefili e la nostra discussione (come quelle che si trovano un po' su tutti i blog) lo sta dimostrando. Nessuno vuole aiutare l'altro. In questo concordo con Liuis nel senso che (immagino sia anche un tuo proposito) siamo un po' tutti sul web per scambiarci opinioni e (perché no?) sperare che i nostri "lavori" possano anche piacere (non credo ci sia niente di male). La tua metafora sui "pompini", nel senso di affermazione sterile e autoreferenziale, può anche essere divertente, ma io penso che in fondo ognuno scriva prima di tutto per se stesso (dopo tutto il blog nasce come diario) sperando magari (non credo ci sia niente di male) in un feedback positivo, avere cioè riscontri e conferme (o al limite negazioni) sulla propria passione. Scrivere di cinema (ognuno a modo suo e con i propri limiti) mi sembra encomiabile e per me ognuno di voi è da encomiare perché vedo sul web tanti siti terribili (pornografia, gossip, sterili litigi politici, blog che offendono la dignità umana, ecc. ecc..) e sapere che invece tu, io e tutti gli amici appassionati di cinema (come anche quelli appassionati di arte, letteratura, ecc.) abbiamo scelto una strada faticosa, senza alcun scopo se non quello di esprimere le proprie emozioni, non può farmi che piacere. Pertanto direi che siamo (mi ci metto anch'io) un gruppo di appassionati senza scopi di "lucro" che amano leggersi e leggere e che hanno la pazienza di leggere gli altri e anche di stupirsi e felicitarsi quando leggono recensioni che arricchiscono.

Luciano ha detto...

@Virgine Prune. Sì,capisco. Cloverfield è un film particolare e io credo che rientri nel novero di quei film o che piacciono tanto o che non piacciono per niente. A me è piaciuto perché amo molto il cinema sperimentale, quello che disgrega l'immagine, la muove, la confonde, quello che ci mostra la debolezza dell'occhio, organo facilmente ingannabile. Ovviamente non è detto che tutti i futuri film girati alla Cloverfield saranno altrettanto validi, anzi... spesso da un capostipite nasce il cliché, la moda e il retrò continua a proliferare. Non è facile sperimentare nuove vie, è una strada rischiosa e spesso dannosa. A presto^^

Luciano ha detto...

@Ale55andra. I miei primi due sono invertiti rispetto ai tuoi primi due. E vedo molti miei film preferiti anche nei primi dieci della tua classifica. Abbiamo gusti molto simili^^

liuis ha detto...

Mah, credo che il fatto di essere "uniti" da un interesse comune, il cinema, ci spinga a sostenterci, commentarci a vicenda e tenerci in contatto. Che non accada il contrario, ovvero silurarsi e vedersi come "concorrenti" sia un atto di civiltà oltre che un chiaro sintomo che si fa cineblogging per semplice passione. D'altro canto chi si spinge oltre le recensioni di mymovies per interessarsi al mondo semi-sommerso dei cineblog è per forze di cose quasi sempre un appassionato, ed è inevitabile che egli stesso abbia un blog inerente all'argomento.

Martin ha detto...

Chiaramente io critico gli eccessi, se faccio delle “critiche dei critici” non lo faccio certo dal di fuori o, peggio, dall’alto di un trono.
Sento però che ogni tanto occorrerebbe un po’ meno omologazione, anche se mi rendo conto che spesso riflette scelte sincere, e un po’ più di “vivacità” nei giudizi e nei commenti.
D’altronde è questo, a mio avviso, che scatena le discussioni più interessanti, ne sia d’esempio questa.

Luciano ha detto...

@Liuis. Sono d'accordo. Il fatto di commentarci, sostenerci e farci tenere in contatto, non significa essere d'accordo su tutto. E infatti le differenze di gusto e di analisi dei blogger sono per me fonte di conoscenza.

@Martin. Mi sono accorto solo adesso che la mia frase: "nel senso di affermazione sterile ed autoreferenziale" potrebbe dar adito ad equivoci. Naturalmente era riferita ai "pompini" e non alle opinioni del commentatore.

E infatti ho perfettamente compreso lo spirito del tuo intervento teso a cercare i motivi di un probabile indebolimento delle discussioni tra cinefili, insomma la passione che a volte sembra latitare. Potendo "parlare" solo per me ti confermo che la passione che vorrei trasferire nei miei interventi è spesso affievolita dalla fretta. Mi pare di averne discusso con alcuni cinefili anche in uno scambio di mail. Il mio problema più grande, ad esempio, sono le difficoltà che incontro nel coniugare la lettura di tanti post (e conseguenti commenti pregnanti) con gli altri impegni quotidiani (compresi alcuni hobby tra i quali la passione per la poesia e la scrittura). Non voglio con questo giustificarmi, ma constatare un dato di fatto che secondo me limita non poco la "forza" dei miei interventi. In altri temini dedico più spazio a leggere i post dei cineblogger che a "lanciare" dibattiti stimolanti.

Anonimo ha detto...

Classifica mooolto simile.
Ti giuro Luciano che non vedo l'ora di leggere uan tua analisi su Il petroliere, menomale che lo hai visto! :)
La classifica io dico che è divertente pensarla quanto discuterla. Se tutte le classifiche sono simili, sarà perchè ci sono stati film così importanti e belli da metterci d'accordo. Il divo, Il petroliere, Wall-e, sono in tutte le classifiche perchè sono i tre grandi capolavori dell'anno. Per me sì, sono i tre film milgiori dell'anno, e non perchè sono in tutte le classifiche, dato che sarebbero i tre migliori film dell'anno anche se nessuno avesse fatto una classifica.
Saluti.
Para

Luciano ha detto...

@Para. Molto, molto simile. Addirittura i primi quattro film sono gli stessi^^ Appena mi sarà possibile posterò la recensione (devo ancora assorbire gli effetti della sbornia visiva!). Concordo in pieno: sarabbero comunque i migliori film anche se non esistessero classifiche. Non è la classifica che rende ottimo un film ma è l'ottimo film che trova quasi sempre posto in una calssifica!

Un caro saluto!

Anonimo ha detto...

L'unico film della top 10 che non mi convince è "Sweeney Todd", ma mi rendo conto di essere uno dei pochi a cui non è piaciuto.
Ottime le prime 3 posizioni (sono contento che ti sia piaciuto "Il Petroliere"!) e graditissima sorpresa "Cloverfield" alla quarta! :)

Ciao,
Lore

Anonimo ha detto...

Hai classificato anche tu! Bene, bene, bene. :)
Sui primi 3 nulla questio, però su almeno altri 2 o 3 titoli non sono proprio così d'accordo. :))
E come sai per me "Changeling" non solo è un film da Top10, ma è un film da podio.

Un caro saluto, a presto. (Attendo anche io fiducioso un post sul "Petroliere")

Luciano ha detto...

@Lore. Molti titoli in comune e soprattutto Cloverfield, un film discusso, che non è stato amato da tutti. Sweeney è un altro film che ha diviso, ma questo significa che tra i cinefili ci sono giuste differenze di sguardo^^

@Pickpocket. Abbiamo molti film in comune (Il Divo e Il Petroliere, invertiti, ai primi due posti delle nostre rispettive classifiche) e solo due titoli che sono fuori dalla tua (ma comunque hai messo Sweeney al 20° posto, non male). Gone baby gone per me è un ottimo film (che non è rientrato per poco nella mia top ten), stesso discorso per Persepolis. I padroni della notte purtroppo non l'ho visto.

Un carissimo saluto! (spero di poter postare una recensione sul Petroliere il prima possibile).

Noodles ha detto...

Precisamente. In fondo è difficile fare paragoni con film poi anche diversi tra loro che magari ci hanno colpito con la stessa intensità ma in modi e per motivi del tutto diversi, per cui è difficile poi classificarli in senso stretto. Però in fondo nella classifica c'è in fondo i divertimento. mettere solo i titoli preferiti annullerebbe un po' del gioco.

Roberto Junior Fusco ha detto...

Devo ancora rivederlo in DVD

Luciano ha detto...

@Noodles. In effetti fare una classifica è anche giocare e divertirsi a leggere nella propria mente se esistono e perché preferenze tra i film che ci sono piaciuti di più. Le classifiche sono anch'esse aleatorie e probabilmente dopo qualche mese non saranno più le stesse. Magari dopo anni qualcuno si chiederà (a me è capitato e capita sovente) perché mai all'epoca avesse apprezzato così tanto un film.

@Roberto. Io l'ho già visto per la terza volta e non mi sono ancora stancato di vederlo ;)

miko ha detto...

Bella classifica anche se mi mancano (ahimè) i primi 4 film; i restanti sei mi sono piaciuti tutti tranne "Non è un paese per vecchi".
Forse io avrei messo in una posizione più alta "Into the wild".
ciao

Luciano ha detto...

@Miko. Anche se non abbiamo i primi 4 in comune (ma solo perché non li hai visti) è sempre un piacere constatare che siamo d'accordo sugli altri cinque. A presto e grazie per il commento^^

Anonimo ha detto...

Dovrebbe essere tutto a posto ora ;) grazie, Rob.

Luciano ha detto...

@Rob. Grazie a te! Adesso posso commentare^^

stella ha detto...

Into The Wild è davvero bello! uno dei miei preferiti!!!

Luciano ha detto...

@Stella. Anche per me un gran bel film. Ovviamente tra i miei preferiti del 2008 ;)

Anonimo ha detto...

Oh "Lo scafandro e la farfalla" non s'è visto molto nelle classifiche di fine anno. Questo è un bene, approvo! ^^

Luciano ha detto...

@Iggy. La tua approvazione mi allieta^^ Purtropo l'ho visto solo pochi giorni fa e non in sala. Lo recensirò presto.

Artax ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Artax ha detto...

E' la prima volta che capito su questo blog, devo certamente farvi i complimenti per lo spessore; ho letto qua e là alcuni post che mi interessavano, solo dopo essermi imbattuto nella classifica e a proposito di questa, devo ammettere che non sono d'accordo sul primo posto del Divo. Certo...questione di gusti. Sono andato anche a leggere il post su questo film, davvero eccezionale la tua analisi, devo ammettere anche che mi ha aperto non pochi spunti di riflessione e tagli interpretativi, ma ritengo che finisca per essere un po' "impropria", ciò che mi induce a pensarlo è il fatto che benché il fulcro della tua analisi stia nel taglio decostruttivo in cui l'opera si rivela nell' "invisto", io credo invece che essa si strutturi attraverso gli eventi narrati a figurare una evoluzione del personaggio Andreotti al di là o completamente dentro l'immagine del potere che tutti gli attribuiscono; al di là perché approssimato alla sua quotidianità personale e completamente dentro perché forza oscura che lo simbolizza. Questo a mio avviso lo rende assolutamente lontano dall'indicibile, almeno in quanto è pensato, ossia invece che evidenziare l'inenarrabile si mette in scena il giudizio, come fosse impossibile: se Sorrentino ci dice che non è possibile giudicare, o per lo meno che non è questa la sua intenzione filmica, lo fa attraverso la sua proposta, ovvero il giudizio che egli ha rispetto alla propria intenzione. Egli non nasconde mai il proprio occhio, non è mai cieco a ciò che accade, anzi è costantemente sorpreso, a volte "intimidito". Ciò è visibile nel contrasto tra la dinamicità, affastellata a volte, in cui sono narrati alcuni episodi e personaggi e l'indugio con cui la camera cerca di assorbire il mostrabile del protagonista, dove c'è l'impenetrabile del simbolo attraverso una vaga idea di potere, più che l'invisto.
Ad ogni modo sono contento di aver scoperto questo blog e sarò un assiduo lettore, spero di avere aperto un dialogo con il mio contributo.
Vorrei anche consigliare, se non l'avete mai visto, la visione di "Todo modo" di cui Sorrentino stesso ha parlato in modo molto interessante (linko il video dell'intervista http://segnosulmuro.blogspot.com/2008/12/il-divo-e-todo-modo.html). Concludo dicendo che ritengo Il Divo ad ogni modo un gran film.

Luciano ha detto...

@Artax. Ti ringrazio per i complimenti (troppo gentile) e mi fa piacere constatare quanto la mia recensione sul Divo abbia stimolato una riflessione così articolata. Ovviamente ciò che ho scritto sul Divo è opinabile. Come affermi anche tu: questione di punti di vista. Prendo atto delle tue osservazioni che sono molto interessanti e adatte ad intavolare una proficua discussione. Però voglio sottolineare che la "cecità" non è affatto una rinuncia a guardare, ma una difesa dallo sguardo pietrificante della Medusa. L'occhio è facilmente ingannabile e una volta irretito dalle illusioni ottiche potrebbe trasferire l' "errore" nella mente. Al contrario abituare lo sguardo a cercare tra le pieghe dell'invisto significa proprio vedere oltre le apparenze. Non ho voluto trasformare la mia analisi da discorso estetico a discorso politico, altrimenti avrei potuto farmi capire meglio semplicemente affermando che il nostro politico è un mostro comunque sia andata, qualsiasi reato abbia commesso, mostro sia nel senso di essere contaminato innaturalmente da elementi diversi, sia nel senso di persona superdotata. Il Divo, facendo leva sulle mie aspettative, ha risuscitato una triste pagina della politica italiana. Il nostro "eroe" del film è una Gorgona che non va guardata negli occhi per non essere trasformati in pietra (cfr. S. Kracauer, Film: ritorno alla realtà fisica (1960) Milano, Il Saggiatore 1962, p. 435). Bisogna invece chiudere gli occhi e aprirli solo per osservare il volto riflesso in uno scudo (o uno specchio o uno schermo) allo scopo di tagliare la sua testa con la lama affilata del pensiero. Todo modo (sono d'accordo con te) è un'altra cosa, è stato un atto di coraggio, come dice Sorrentino, un film audace, al contrario del Divo che non è un film audace quanto Todo Modo (ma lo è tenendo conto del panorama cinematografico italiano). E anche se l'audacia è un ingrediente importante per comporre un'opera d'arte, non è comunque l'unico ingrediente; e non discuto sul fatto che Todo modo sia un capolavoro, anche se, contraddicendo Sorrentino, non lo paragonerei all'Angelo sterminatore, né a L'anno scorso a Marienbad. Il Divo non avrà tutti gli ingredienti e probabilmente non è un capolavoro (sarà il tempo a rivelare l'arcano) ma per me rimane comunque il migliore film visto nel 2008 (purtroppo ho visto pochi lavori). Pertanto la mia classifica risulta parziale (stilata tenendo conto di un numero limitato di opere) e opinabile (redatta in base alle emozioni provante durante la visione dei film). Grazie per la visita che ricambierò appena mi sarà possibile (per me questo è un momento molto impegnativo) anche perché sono convinto che nel tuo blog leggerò tante analisi interessanti. Grazie anche per il tuo graditissimo e ottimo intervento. A presto.

Artax ha detto...

@Luciano. Sono perfettamente d'accordo con te, sia sulla cecità che sugli accostamenti di Tarantino; con le sole precisazioni che quando si parla di scudo contro la Gorgona si sta parlando del Cinema o di una idea sul come farlo in generale e non di un solo film (poi certo si può avvertire con maggiore e minore "vigore" l'intenzione di non mostrare secondo una visione "facile", ovvero che sia canonizzata, che non cerchi di oltrepassare le pieghe dello sguardo comune. Ma in definitiva credo sia sempre una rielaborazione dello sguardo quella del cinema, per questo l'analisi di Derrida si estende a tutto lo sguardo che pretende di essere mimetico). Invece sugli accostamenti di Tarantino, presi come accostamenti non ci stanno, infatti credo che più che accostamenti Tarantino volesse parlare di predecessori a cui Petri si è ispirato. Ad esempio il clima claustrofobico che rinchiude i personaggi e li costringe ad una improvvisa rielaborazione del sé, dove cadono sia le maschere sociali che la propria appercezione e devono essere ristabiliti i ruoli, credo lui lo intenda come un'idea figlia dell'Angelo sterminatore...forse non è un ispiratore, ma un predecessore si, penso. Grazie per l'attenzione, è molto piacevole avere tali discussioni. In bocca al lupo per tutto e a presto.

Luciano ha detto...

@Artax. Mi sembra che in generale abbiamo idee molto simili (ovviamente con le dovute differenze). Riguardo al tuo secondo commento quando scrivi che "l'analisi di Derrida si estende a tutto lo sguardo che pretende di essere mimetico" confermi anche che per Derrida (mi sto riferendo sempre a "Memorie di cieco") il disegno non è mimetico? Mi sono riferito alla metafora di Kracauer tanto per rimanere in tema poiché anche Derrida (che ho citato nella mia analisi del Divo) cita il mito di Perseo e del suo scudo. Forse non mi sono soffermato troppo sull'intervista a Sorrentino, ma se il regista considera L'angelo sterminatore e L'anno scorso a Marienbad film che hanno ispirato Todo modo (clima claustrofobico) non posso che accettare e definire stimolante la sua riflessione. Grazie a te per le tue acute osservazioni.

Artax ha detto...

Forse non è esatto dire propriamente che non è mimetico (se la mimesi è una tensione ad un raggiungimento), ma confermo sulla scia della nostra comunicazione che il disegno non è mimetico, era quello che intendevo, infatti non volevo sconfessare ciò che hai detto...Ho anche capito molto bene la metafora di Kracauer, molto pertinente...ho solo spostato l'attenzione sul fatto che in un certo senso bisogna solo essere cauti nell'usarle per un solo film, essendo esse "generalissime", potrebbe produrre limiti e antinomie, opposizioni che non ci sono. Comunque credo che abbiamo capito entrambi cosa intendevamo... è sempre un piacere. A presto

Luciano ha detto...

@Artax. Benissimo. Credo che avremo molti altri proficui scambi di opinione. Quanto prima vengo a visitare il tuo blog. A presto.

Valentina Ariete ha detto...

In effetti quest'anno le nostre classifiche sono tutte molto simili!
Continuo però a non capire perchè molti di voi abbiano trovato così eccezionale Cloverfield...
Unico appunto: e Eastwood?!
Cmq bella classifica!
:)

Luciano ha detto...

@Valentina. Perché Cloverfield esprime il "punto di vista" della vittima, restituisce il senso di impotenza che nel cinema non è facile trasmettere (tendenza dello sguardo ad essere onnisciente) e "cerca" (con difficoltà, non scevro da difetti) nuove forme di rappresentazione. Mi rendo conto che le "strade" da seguire per fare del buon cinema sono molte, differenti e spesso antitetiche, ma è proprio questa la... magia del cinema^^. Changeling è vicinissimo (molto vicino) al decimo posto (purtroppo ho stilato la classifica dei primi dieci). Un grande film.

Anonimo ha detto...

Non me ne è piaciuto uno di quelli nell'elenco, solo "Il Petrolieri" metterei tra i primi dieci. Bel blog comunque.

Luciano ha detto...

@Onan. Grazie per la visita e per il tuo gradimento. Be'... almeno uno tra i mie primi dieci l'ho azzeccato ;)

Anonimo ha detto...

Ma "Il matrimonio di Lorna" è del 2008, vero? Beh, dovresti trovargli un posto, immagino che almeno un paio di titoli li potresti "sacrificare" ripensandoci. O no? Anche se non è il migliore film dei fratelli. - Son passato di qui seguendo il killer in affitto e, sbirciando tra le pagine, ho intravisto un ottimo spazio. I miei complimenti, Signor Luciano. Ciao.
odradek

Anonimo ha detto...

La scena nella quale lei silenziosamente, improvvisamente, sorprendentemente, quietamente, si spoglia, vale ore di pellicole viste negli ultimi anni. Arriciao.

odradek

Luciano ha detto...

@Odradek. Me lo posso imamginare e sono sicuro che il matrimonio di Lorna mi emozionerà non poco. Ovviamente la classifica è opinabile e parziale per i pochi film che ho visto nel 2008. Inoltre se dovessi stilarla oggi non so se coinciderebbe con questa. Grazie, sei molto gentile. Ciao.

Luciano ha detto...

@Odradek. Caspita che gaffe. Con i Dardenne mi confondo sempre (non è la prima volta). Questo Matrimonio l'ho visto da non molto tempo. Eccome se potrei metterlo nei primi dieci! Mi ero confuso con il Matrimonio di Tuya (che non è neppure un film del 2008).