”Vi farò un elenco di cose raffinate: Uova d’anatra. Scaglie di ghiaccio in una coppa d’argento"
Ora non pensiamo più in modo lineare, seguiamo l’immaginazione. L’era dei computer e dell' informazione ha portato a non vedere la novella come unico modello di pensiero per la costruzione delle opere. Quotidiani ed enciclopedie sono altri modelli.
Fantascienza
Quando realizzi un film storico, ti cimenti in un artificio come in “I misteri del giardino di Compton House”. Sono sicuro che anche il regista di “Cleopatra” con Elizabeth Taylor abbia avuto i miei stessi problemi.
Stavo ricostruendo in modo molto irreale. E per rendere palese questa falsità mi ero interessato ai costumi inglesi del 1690 che erano già eccentrici di per sè: larghe gonne per le donne, parrucche enormi e complicate per gli uomini. Così abbiamo spinto queste stravaganze oltre ciò che ogni prova testuale o visiva di quel periodo ci dicesse. In un certo senso, quando visitiamo il passato, facciamo la stessa cosa di quando visitiamo il futuro. Facciamo considerazioni ipotetiche e soggettive su un luogo che non potremo mai vedere di persona. È impossibile.
In “I misteri del giardino di Compton house” consideravo gli stessi sentimenti di chi faceva un’odissea spaziale, di chi sperava di visitare Proxymus o Toreye o di arrivare ai confini dell’universo con degli omini verdi.
Era una fiction che non avevo modo di provare.
Gioco
‘Con i giochi la vita sociale si riveste di forme soprabiologiche che le conferiscono maggior valore’ J.Huizingo
‘ I barbari posseggono due caratteri ben precisi: un gusto esuberante che tende a disporre confusamente gli ornati o a distribuirli primordialmente con un senso di orrore del vuoto; un gusto per la decorazione lineare, in superficie’ M. Salmi
Immagine
Non c’è una coscienza o un’istruzione per la produzione di immagini. Non basta avere gli occhi per essere capaci di vedere.
Nonostante viviamo in un mondo molto influenzato dalle immagini, credo ci sia ancora un enorme analfabetismo visivo.
Nel linguaggio dell’immagine non c’è la stessa complessità che troviamo nel linguaggio testuale.
Per questo abbiamo il cinema che abbiamo. Non abbiamo visto il vero cinema, ma solo 105 anni di testo illustrato.
Suppongo che la mia missione estetica e sociologica, il mio approccio, sia suggerire che ogni operatore dovrebbe passare almeno 3 anni a dipingere o a studiare i dipinti , prima di toccare una macchina da presa. Sarebbe l’unico modo per esercitare l’occhio a osservare e guardare con cognizione di causa.
Libri
‘ In un certo scaffale di un certo esagono deve esistere un libro che sia la chiave e il compendio perfetto di tutti gli altri: un bibliotecario l’ha letto ed è simile a un Dio’ J.L. Borges
Luce
Siamo in Piazza Maggiore, al centro di Bologna. E come tutte le piazze italiane è circondata da edifici significativi.
C’è la cattedrale, molto importante nella vita italiana perché rappresenta le questioni ecclesiastiche.
Dall’altra parte, c’è un porticato con dei negozi, un elegante edificio del tardo XVIII secolo che rappresenta il commercio.
Su questo lato dei tavolini del bar, c’è una bellissima arcata che fronteggia un antico palazzo, che rappresenta l’oligarchia e le arti.
Da questa parte c’è il comune, luogo di politica e burocrazia.
Sui 4 lati della piazza ci sono: politica, burocrazia, arti,commercio e chiesa.
Stiamo usando questi 4 lati della piazza per proiettare immagini.
Al centro c’è una grande torre bianca con delle iscrizioni.
Una, anzi due delle cose che mi affascinano di più a Bologna è il fatto che ha 45 Km di arcate e che nei secoli XI, XII e XIII aveva più di cento torri.
Molte torri sono crollate, ma ce ne sono un paio molto importanti che rappresentano Bologna, come la torre Eiffel rappresenta Parigi.
Sono una specie di immagine archeologica, architettonica.
Cosi anche noi abbiamo costruito una torre e l’abbiamo decorata con la scrittura.
Molte persone hanno scritto i testi. Studenti, letterati, tutor non facevano altro che scrivere.
E li abbiamo usati come nostra metafora.
Usiamo la tecnologia più avanzata in 3 campi distinti: prima di tutto la proiezione di diapositive che hanno una tecnologia molto sofisticata, diventano come un film animato.
Poi la tecnologia dei video, si vedrà un video molto grande, proiettato su tutti e 4 i lati della piazza.
Infine, l’illuminazione cinematografica e teatrale. Uniamo queste cose con la tecnologia subordinandole alla colonna sonora.
Non si sta fermi in un posto, si può girare e sentire suoni quadrofonici estremamente complessi.
Muovendosi avanti e indietro cambia la prospettiva del suono.
Naturalmente si può stare in qualsiasi posizione: vicino, a media distanza o lontano per apprezzare l’interazione tra edifici, architettura e immagini.
“...Cloda Benito venne tenuto prigioniero nella torre rotonda per 15 anni, quando fu rilasciato non riuscì ad abituarsi a camminare sul suolo e vagò per le strade in uno stato di panico causato da una paura opposta alla vertigine per la quale non esiste nome..., 1922 Mussolini si impadronisce di Roma, 1933 Hitler si impadronisce della Germania, 1939 Seconda Guerra Mondiale, 1945 strage nazista a Marzabotto...”