1 novembre 2007

Barbarella (Roger Vadim, 1968)

È un film fantascientifico-erotico che ebbe un buon successo di pubblico ma dall’intreccio insulso e da un continuo susseguirsi di sequenze feticistiche (mi pare di ricordare che la stessa Fonda abbia in seguito ripudiato il film). A bordo della sua astronave Barbarella viene inviata dal presidente della Terra sul pianeta Sogo per rintracciare un noto scienziato, un certo Durand Durand, scomparso portando con sé il segreto di una potentissima arma di distruzione. Per Barbarella cominciano le disavventure su un pianeta inospitale dove i “cattivi” spadroneggiano e i “buoni” sono stati rinchiusi in un labirinto (qui troverà l'Angelo Pygar che l’aiuterà nella sua missione). Ad ogni modo Barbarella riuscirà a sconfiggere le forze ostili alla pace, salvando la Terra dal pericolo incombente. Il film è la trasposizione di un fumetto di Jean-Claude Forest che ne ha curato la sceneggiatura e la scenografia. La parte più interessante è da cercare nella spregiudicatezza con la quale Barbarella “usa” il suo corpo, indossando innanzitutto vestiti succinti e distribuendo amore con la massima disinibizione. Anzi saranno proprio il suo amore totale (spirituale ma soprattutto carnale) e la sua prorompente bellezza a trascinarla verso il successo. In particolare degne di attenzione due sequenze, per me sufficienti a sostenere l’intero film e a giustificare le capacità visionarie di Vadim e Forest: 1) l’incipit con lo strip-tease in assenza di gravità di una Barbarella colta nell’atto di togliersi la tuta spaziale. La macchina da presa segue la bellissima Jane Fonda che si toglie scarponi, guanti e le altre parti dello scafandro fino a mostrarci la sua completa nudità. Naturalmente all’epoca le parti più intime di una donna non potevano essere mostrate, pertanto i titoli di testa che scorrono sulle immagini sono stati sapientemente posizionati sulle parti del corpo della Fonda proprio nei punti che non era possibile far vedere. Lo spogliarello è una originale danza giustificata dall’assenza di gravità, un incipit che mostra la forza prorompente della ri-costruzione mentale messa alla prova da una sola immagine attraversata da più significazioni (nudo, danza, science fiction come segni), trasformando un banale gesto di una tuta tolta (quante tute spaziali abbiamo visto buttare da astronauti intenti a uscire dal pesante ingombro?) in una danza erotica d’impagabile leggerezza. In questo caso il segno prorompe riversandosi oltre lo schermo fino a colpire l’immaginario erotico di ognuno di noi: immaginario erotico nel senso di immagine che suscita una libido freudiana indirizzata (grazie ad un processo di sublimazione) verso il procedimento artistico, ossia verso una irreversibile passione per l’arte in fieri (e la danza è arte che si crea davanti ai nostri occhi). 2) L’altra scena è la lotta tra Barbarella e l’Excessive Machine, una macchina infernale che somiglia a un enorme pianoforte contro la quale Barbarella dovrebbe soccombere a causa delle micidiali capacità erogene sprigionate dal "pianoforte" suonato da Durand Durand. Ma Barbarella, pur imprigionata sotto la “coperta-coperchio” del piano e sottoposta a un rapporto sessuale, riuscirà, anche se faticosamente, a resistere agli eccessi dell’orgasmo, distruggendo l’Excessive Machine. Questa è un’altra splendida sequenza per il cinefilo-voyeur, guardone impertinente affascinato dall’immagine dell’amore (eros e non solo sesso) che distrugge una macchina del sesso. L’eros (amore e sesso) contro la pura fredda libidine? La scena dello scontro è stupenda. La macchina fumante e ardente (nel senso che prende fuoco) nulla può contro la carne fumante e ardente (nel senso che prova un orgasmo). Excessive diventa eccessiva per se stessa, non per gli imperscrutabili sogni di una donna tanto bella.




19 commenti:

Anonimo ha detto...

Wow! Questo non so perchè l'avevo sempre evitato, ma da quanto scrivi mi pare che ne valga proprio la pena!
Lo recupererò ^_-
Ale55andra

Luciano ha detto...

Sì, insomma. Sicuramente non è un capolavoro, ma può essere conmunque interessante dargli un'occhiata. Grazie Ale55andra. A presto.

Deneil ha detto...

ahaha ne ho letto prorpio in questi giorni..sarà senza dubbio un delle mie prossime visioni..le scene che hai postato son molto fumettose..non so se intendi..soprattutto la seconda sembra proprio una striscia da fumetto!ma lei quanto è bella????

Luciano ha detto...

@ Sì proprio fumettoso, infatti lo sceneggiatore e scenografo è lo stesso che ha disegnato il fumetto di Barbarella nel 1962. Be', la Fonda ripudiò il suo personaggio e nessuno ancora oggi mette in dubbio che sia una bella signora, ma senza questo film come avremmo potuto ammirare la bellezza di questa giovane donna? Grazie Deneil. A presto.

FiliÞþØ ha detto...

Questo non l'ho mai visto, ma ha tutte le carte in regola per diventare un mio personalissimo cult...^^
Grazie per avermelo ricordato!;)

domenico ha detto...

uhm, gli elementi di sollazzo paiono non mancare, in primis quella donna lì! ^^
peccato per i titoli che coprono, io sono sempre contro i tabù!

Luciano ha detto...

@Filippo. Prego. Ma non t'aspettare un capolavoro, anche se è comunque un film molto interessante. Grazie a te. Ciao.^^

@Honeyboy. Ehm... quella donna lì (ancora bella) secondo me da giovane era proprio uno schianto. Ma all'epoca facevano vedere...ehm... poco ^_-. Grazie Honeyboy. A presto.

Anonimo ha detto...

Bellissimo..."Barbarella"...che aggiungere? un mito in carne (e che carne) ed ossa! un caro saluto, a presto

Luciano ha detto...

@Pickpocket. Sì, proprio uno stupendo mito in carne ed ossa. Ciao e grazie per la visita.

Anonimo ha detto...

Peccato ceh ora la Fonda non abbia più lo stesso charme di allora, perchè è stata un'icona con questo film.Nonchè un'attrice strepitosa!Peccato, davvero.
MrDAVIS

Luciano ha detto...

@MrDAVIS. In effetti le cose migliori le ha fatte negli anni sessanta e settanta (secondo me il suo miglior film "Una squillo per l'ispettore Klute" di Pakula che le valse l'Oscar come migliore attrice). Poi, non so, forse non ha voluto costruirsi un ruolo da donna più matura. Comunque nel complesso rimane una grande attrice. Grazie e a presto.

Anonimo ha detto...

Perchè in JUlia?e SUL LAGO DORATO?Strepitosa!!!!Io avevo sempre ammirato invece questa sua verve e il suo spirito anticonformista.Ora invece solo una mercenaria è diventata ,pure lei..
MrDAVIS

Luciano ha detto...

@MrDAVIS. Sono sostanzialmente d'accordo. Personalmente la Fonda mi piace ancora e mi è piaciuta anche nei due film da te citati. Ma anch'io penso che ultimamente sia un po' sbiadita. Forse non è riuscita, invecchiando, a trovare una precisa collocazione nello star system. Pur di lavorare probabilmente ha cominciato ad accettare qualsiasi parte. Grazie e a presto.

Christian ha detto...

La Fonda è bella e simpatica, ma forse è un po' fuori parte... il film era studiato su misura per Brigitte Bardot, che non a caso aveva ispirato le fattezze dell'eroina del fumetto... peccato, sarebbe stato forse migliore!
Ciao

Luciano ha detto...

Sì, lo sapevo. Era proprio fatto su misura per Brigitte Bardot e probabilmente sarebbe anche venuto meglio e forse sarebbe potuto diventare anche un cult. Ma abbiamo questo e comunque il personaggio Barbarella è molto interessante. Ho sentito dire che dovrebbero fare anche un remake. Chissà. Speriamo non sia la solita fregatura. Grazie Christian. A presto

Anonimo ha detto...

ho in programma di vederlo a giorni, appena ho un pò di tempo

Luciano ha detto...

@Ah, ottimo. Poi mi dirai che ne pensi di questo cine-fumetto. Ciao.

Anonimo ha detto...

Deve essere gradevole come film....lo vedrò appena posso...almeno mi faccio quattro rise con la scena(assurda!!!)del piano...ihihih

Luciano ha detto...

@Lucylumiere. Grazie per la visita e appena hai visto il film fammi sapere ch ene pensi. Ciao.